
Capire l’evoluzione del linguaggio, nei bambini con impianto cocleare, in rapporto alle informazioni che provengono dai sensi nelle prime fasi dello sviluppo. E come il cervello possa reagire alla deprivazione uditiva sullo sviluppo linguistico. È quanto hanno cercato di fare ricercatori della Scuola IMT Alti Studi di Lucca, dell’Università di Trento e dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con due ospedali pediatrici, il Meyer di Firenze e il Burlo Garofolo di Trieste. Un progetto di ricerca finanziato con un PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) del Ministero dell’Università e della Ricerca e con un Grant di un’azienda attiva nel settore degli impianti cocleari. I risultati sono stati pubblicati in un articolo sulla rivista “Communication Biology” del gruppo Nature. A parlarcene è Elena Nava, professoressa di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione del dipartimento di Psicologia del nostro ateneo.