
Sono pochi i minori adottati, spesso a più di sei anni al momento dell’adozione, con fattori di rischio legati alla loro storia personale, alla famiglia e a interventi a volte insufficienti da parte dei servizi sociali.
Questo dato emerge dalla ricerca “I minori adottati nei procedimenti amministrativi e penali”, promossa dal Tribunale per i Minorenni di Milano e affidata al Centro di Ateneo Studi e ricerche sulla famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che è stata presentata oggi in largo Gemelli a Milano durante il convegno “Il Tribunale per i minorenni incontra gli adolescenti adottati in crisi: i risultati di una ricerca esplorativa”.
Dopo i saluti istituzionali di Camillo Regalia, direttore del Centro di Ateneo promotore, e di Roberta Osculati, vice presidente del Consiglio comunale di Milano, hanno introdotto Maria Carla Gatto, presidente del Tribunale per i Minorenni di Milano, e Marilena Chessa, già giudice dello stesso Tribunale.
Sono seguiti due approfondimenti a partire dai dati della ricerca, il primo condotto da Rosa Rosnati, psicologa dell’adozione in Università Cattolica e referente scientifica della ricerca per l’Ateneo, sul tema “Fattori di protezione e di rischio nel percorso adottivo”; il secondo condotto da Maria Elena Magrin, psicologa sociale in Bicocca e referente scientifica per il suo Ateneo, sul tema “Oltre al territorio: la risposta comunitaria”.