Servizio Civile Universale 2023/24 - Bambini senza sbarre

Candidature entro il 15 febbraio
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Bambini senza sbarre

Bambinsenzasbarre, un’associazione di Milano impegnata da oltre 20 anni nella difesa dei diritti dei bambini e in particolare nella cura delle relazioni familiari durante la detenzione di uno o entrambi i genitori (sono 100mila i bambini che in Italia hanno un genitore in carcere e 2,2 milioni in Europa), nella tutela del diritto del bambino alla continuità del legame affettivo e nella sensibilizzazione della rete istituzionale e della società civile.

Bambinisenzasbarre è attiva in rete sul territorio nazionale col suo “Sistema Spazio Giallo”(>QUI<) operativo dentro e fuori dalle carceri.Opera direttamente in Lombardia (Milano, Bergamo, Lodi, Voghera, Vigevano, Pavia), in Toscana, Campania e Calabria e supervisiona le attività dei partner in rete a Brescia, Varese, in Piemonte, Marche, Basilicata, Puglia e Sicilia.

Il Sistema Spazio Giallo comprende fra le varie attività la creazione e la gestione, nelle carceri, dello Spazio Giallo, ideato da Bambinisenzasbarre. È uno spazio relazionale di ascolto e sostegno psicologico alle famiglie e in particolare ai bambini che entrano in carcere quotidianamente per incontrare il genitore, un’interfaccia con funzione di mediazione tra il mondo esterno e il carcere.
 
Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti
Firmata il 21 marzo 2014 dal Ministero della Giustizia, dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e da Bambinisenzasbarre, rinnovata nel 2016, 2018 e nel dicembre 2021, laCarta dei diritti dei figli di genitori detenuti(>QUI<) è composta da 8 articoli e riconosce formalmente i diritti di questi bambini, in particolare il diritto alla non discriminazione e alla continuità del legame affettivo con il proprio genitore in attuazione degli artt. 3 e 9 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20.11.1989).

Da allora Bambinisenzasbarre è impegnata nella diffusione e nel monitoraggio dell’applicazione delle linee guida della Carta negli istituti penitenziari italiani, partecipando al Tavolo nazionale di monitoraggio con Ministero di Giustizia e Autorità Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, organizzando e partecipando a seminari e convegni, creando una rete di attenzione nazionale di realtà istituzionali e del Terzo Settore e fornendo consulenza sui temi della genitorialità in carcere.

A rafforzare l’impatto della Carta - e del ruolo dell’Associazione a livello italiano ed europeo - si è anche imposta la Raccomandazione CM/Rec(2018)5, adottata ad aprile 2018 dal Consiglio d’Europa e rivolta al Comitato dei Ministri dei 47 stati membri. La Raccomandazione ha assunto come modello laCarta italiana per preservare i diritti e gli interessi dei bambini e ragazzi figli di detenuti, indicando Bambinisenzasbarre come ispiratore (>QUI<).