Il cervello femminile è uno scudo contro l’autismo

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attori a confronto con espressioni facciali

Il gruppo di ricerca del Bicocca ERPlab coordinato dalla Prof. ssa Alice Mado Proverbio, docente di Neuroscienze Cognitive dei Processi Affettivi del Dipartimento di Psicologia, ha analizzato e dimostrato che le donne comprendono meglio il linguaggio del corpo quando mancano le espressioni facciali.

Osservando il comportamento e le risposte bioelettriche cerebrali di 15 maschi e 16 femmine – spiega la professoressa Proverbio -, sono stati studiati gli effetti della deprivazione facciale in persone con un gradiente diverso del tratto autistico/empatico, che secondo la "teoria del cervello maschile estremo" di Baron-Cohen vedrebbe i maschi collocarsi all’estremità del versante dell’autismo e le femmine su quello dell’empatia.

“How face blurring affects body language processing of static gestures in women and men“ è il titolo dello studio, pubblicato dalla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience e che dimostra come il cervello delle donne sia più socialmente orientato a comprendere lo stato emotivo e mentale altrui, condizione che spiegherebbe la minore incidenza dell’autismo tra donne.  La Prof.ssa Proverbio ha commentato il risultato come un “ulteriore passo avanti verso la comprensione delle basi neurobiologiche dell’autismo, e delle sue diverse manifestazioni nei generi sessuali”.

Comunicato Stampa